Le tipologie di stufe per riscaldare al meglio la propria casa

Le stufe per riscaldare la propria casa sono al momento la tipologia di riscaldamento più richiesta e sono l’unica soluzione per chi non può installare una canna fumaria.

Il fatto che la stufa non abbia la canna fumaria, questo non significa che non presenti tubo di scarico, ma con questo termine si fa riferimento a quella tipologia di sistema di riscaldamento per la quale è prevista la sola installazione di un tubo di 8 cm con fungo terminale che sporge dal muro. Alcuni tipi di stufe, soprattutto quelle con alimentazione a legna o in pellet, rilasciano infatti alcuni fumi che devono essere evacuati.

Le stufe in grado di riscaldare la casa sono presenti in commercio con differenti alimentazioni che vanno dal pellet alla legna, dal gasolio al metano, dal gas al bioetanolo, tutti combustibili ecosostenibili, oltre che economici. In realtà, ciò che preoccupa maggiormente il possibile utente non è sicuramente il combustibile, ma il prezzo iniziale della stufa.

Con quali materiali vengono prodotte le stufe per riscaldare la casa?

Le stufe che si possono trovare in negozi specializzati sono davvero molte e costruite in materiali tra loro anche molto diversi:

  • Ghisa: lega di ferro e carbone che permette particolari lavorazioni
  • Maiolica (ceramica lavorata e smaltata): è un materiale che mantiene a lungo il calore e può essere personalizzato in diversi colori
  • Acciaio: le stufe costruite con questo materiale raggiungono in fretta la temperatura desiderata ma disperdono altrettanto in fretta il calore
  • Pietra ollare: si tratta di un materiale naturale, una roccia sedimentaria capace di trattenere il calore

Ognuna di queste proposte ha diverse peculiarità. E sicuramente nella scelta di una o l’altra andranno ad influire anche l’arredamento della casa. Ecco perché sul mercato si trovano così tante alternative di materiali. Ma è bene ricordare che una stufa, oltre che essere in sintonia con l’arredo, deve garantire una buona trasmissione del calore e soprattutto arrivare in tempi accettabili a temperatura, lo stesso vale per il raffreddamento.

Come alimentare la stufa

Per scaldare casa non esistono ci sono soltanto legna e pellet, ovvero piccoli pezzetti compressi di legno di scarto come segatura, trucioli. Vi sono anche altre soluzioni come il bioetanolo, costituito da biomasse di scarti vegetali, oppure la stufa a gas, alimentata a gpl o metano. Potrebbe sembrare una scelta banale, invece il combustibile scelto determina anche il potere calorifico della stufa.
Tuttavia sono in molti coloro che prediligono le stufe a pellet o a legna, entrambe tipologie di prodotto che strizzano l’occhio all’ambiente utilizzando materiali di combustione dal ridotto tasso inquinante e dalle basse emissioni di anidride carbonica.
Ma quali sono i pro ed i contro di queste due particolari tipologie di stufe?

Stufa a pellet

I punti di forza di una stufa a pellet sono sicuramente le pochissime emissioni. Questo significa che questa tipologia di stufa inquina poco oltre ad utilizzare materiali di scarto aiuta anche il riciclo. Inoltre, richiede pochissimo intervento manuale, vale a dire che lavora automaticamente tranne che nel momento in cui il pellet deve essere ricaricato. Infine, non rilascia fumo nell’ambiente.
Per quanto riguarda i punti deboli, invece, questa tipologia di stufa richiede energia elettrica, quindi deve essere alimentata ed è tendenzialmente più costosa di una stufa a legna. Inoltre, le varie componenti meccaniche della stufa richiedono manutenzione.

Stufa a legna

I punti di forza di una stufa a legna sono sicuramente dati dal suo materiale combustibile. Il legno, infatti, permette maggiore potere calorifico ed è anche il combustibile più economico presente sul mercato oltre ad avere un basso impatto inquinante sull’ambiente. Inoltre, si possono sfruttare le braci e il loro calore anche in seguito allo spegnimento della stufa.
Elencando gli svantaggi, invece, dobbiamo certamente dire che la stufa a legna è più pesante di una stufa a pellet e che il pellet costa meno della legna.