L’inquinamento ambientale è una delle principali minacce per la sopravvivenza di ogni essere vivente, compresa anche l’intera civiltà umana.
Infatti, nell’ambiente sono presenti numerose sostanze, sia naturali che artificiali, che risultano estremamente dannose per la salute delle persone ed esercitano sugli organismi i loro effetti nocivi in maniera molto complessa e diversificata, dipendente da vari fattori che interagiscono fra di loro con modalità spesso poco chiare o addirittura sconosciute.
Gli agenti inquinanti sono quelle sostanze che causano un danno, sia in maniera diretta che indiretta, alla salute umana e più in generale agli ecosistemi e agli ambienti dove le persone vivono e lavorano.
Tanti tipi di inquinamento ambientale
Quando si pensa all’inquinamento ambientale globale il primo pensiero corre alle immagini delle città congestionate dal traffico ed immerse nella classica cappa di smog generato dalle polveri sottili delle nostre macchine.
Purtroppo, però, questo è solo uno dei tanti tipi di inquinamento ambientale dal momento che questo può provenire non solo dall’aria, dalle acque e dalla terra,ma può provenire da diverse sorgenti, tutte pericolose per la nostra salute, sebbene in modi diversi.
Per questo motivo è importante imparare a riconoscere i diversi tipi di inquinamento ambientale globale, sapere quali sono le fonti principali ed i rischi per l’ecosistema a breve e lungo termine.
Vediamo insieme quali sono i principali tipi di inquinamento ambientale.
Tipi di inquinamento ambientale globale
- Inquinamento atmosferico
- Inquinamento idrico
- Inquinamento del suolo
- Inquinamento acustico
- Inquinamento radioattivo
- Inquinamento termico
- Inquinamento luminoso
- Inquinamento elettromagnetico
- La combinazione di più inquinamenti
Inquinamento atmosferico
L’aria satura di sostanze tossiche è una delle conseguenze più rilevanti e negative, sotto il profilo ambientale, del progresso tecnologico e dell’industrializzazione. La contaminazione da agenti inquinanti – soprattutto vapori e gas tra cui diossina e anidride carbonica – modifica la composizione dell’aria che respiriamo, perché tali sostanze quando emesse in concentrazioni eccessive non riescono ad essere smaltite correttamente.
Tra le fonti principali di inquinamento ambientale atmosferico troviamo:
- Gas di scarico delle automobili a gasolio/benzina
- Materiali di scarico di altro tipo
- Gas di combustione di origine naturale (incendi o eruzioni vulcaniche, ad esempio) e artificiale (inceneritori industriali)
- Trattamento dei rifiuti
- Agenti chimici usati in ambito agricolo
- Emissioni di CO2 da impianti di aerazione e riscaldamento di abitazioni e fabbriche
- Solventi e agenti chimici di origine industriale
Inquinamento idrico
Senza dubbio avrai sentito parlare delle “isole” di plastica che soffocano i fondali dei nostri oceani. Ma non solo la plastica, c’è tanto altro materiale non biodegradabile che una volta sversato nelle acque entra direttamente nel ciclo vitale attraverso la vegetazione e i pesci, per poi finire dritto sulle nostre tavole. Stiamo parlando soprattutto dei metalli pesanti e tossici come il mercurio, trovato in concentrazioni pericolose anche nelle carni di grossi pesci predatori come i tonni e i pescispada che tutti consumiamo.
Ma quali sono le principali fonti inquinanti delle acque dolci e salate?
- Discariche urbane e fognature che riversano direttamente in acqua i liquami
- Materiali di scarico di industrie e impianti ittici
- E fonti/cause globali, quindi presenti un po’ dovunque, che sono:
- Perdite di materiale inquinante da navi, abitazioni o altra fonte che arrivano direttamente nelle acque (tra cui il combustibile fossile raccolto nelle petroliere o l’olio/carburante esausto gettato direttamente in mare/lago/fiume)
- Plastica e spazzatura gettate in acqua impropriamente
- Decomposizione di materiale organico
- Infiltrazione nelle acque di inquinamento del suolo
Inquinamento del suolo
La terra, intesa come suolo, è per sua natura vulnerabile a tutti gli agenti inquinanti, e i danni possono essere irrimediabili. L’inquinamento può essere determinato da:
- Fuoriuscita di acque reflue da impianti industriali o fognature
- Sversamento e Interramento di rifiuti non biodegradabili di varia natura
- Contaminazione da pesticidi, fertilizzanti e altri agenti chimici tossici utilizzati impropriamente dalle aziende agricole e di allevamento
- Scarichi e smaltimento dei rifiuti domestici
Inquinamento acustico
Si tratta di un tipo di inquinamento ambientale globale spesso sottovalutato, ma ugualmente negativo per la nostra salute. Tra le fonti:
- Aeroporti
- Traffico
- Ferrovie
- “Movida” notturna
- Impianti di produzione
- Cantieri per lavori stradali
Questo tipo di inquinamento, soprattutto quando permanente, può produrre seri danni alla salute, non solo delle orecchie. Oltre a minare la capacità uditiva di tutti noi, essere sottoposti ad un “chiasso” continuo e a forti rumori molesti peggiora la qualità della vita e aumenta fortemente il livello di stress generale.
Inquinamento radioattivo
Le radiazioni nucleari, che danneggiano il DNA cellulare degli esseri viventi provocando gravi malattie e persino morte precoce, sono però limitate rispetto ad altri tipi di inquinanti. Ad ogni modo le cause/fonti principali sono:
- Incidenti a carico di impianti termonucleari di vecchia generazione (come era Chernobyl) con perdita di materiale radioattivo che viene rilasciato nell’ambiente
- Scorie radioattive impropriamente o insufficientemente smaltite
- Estrazione e lavorazione dell’uranio
Inquinamento termico
In pratica stiamo parlando del riscaldamento globale della terra, di cui sicuramente hai sentito parlare, che deriva direttamente dalle attività umane e ha molto a che fare con i tipi di inquinamento che abbiamo già visto. Tra le fonti:
- Riscaldamento delle abitazioni e delle industrie
- Deforestazione e inaridimento del suolo
- Urbanizzazione
- Centrali elettriche
- Inquinamento atmosferico ed effetto serra (le particelle di smog “intrappolano” il calore)
L’inquinamento termico modifica a lungo termine il clima, generando effetti potenzialmente catastrofici sull’ecosistema come lo scioglimento dei ghiacci ai poli e conseguente innalzamento del livello delle acque.
Inquinamento luminoso
Anche questo è un tipo di inquinamento spesso sottovalutato. Ti sei accorto di quanto sia difficile ammirare il cielo stellato nelle notti d’estate? Colpa del riverbero delle tante luci cittadine che si riflettono sul firmamento e ci fanno sembrare la notte meno… notte.
Fonti di inquinamento luminoso sono, com’è ovvio:
- L’illuminazione stradale urbana
- Le insegne luminose sempre accese e le luci interne dei negozi
- I grandi eventi sportivi o di spettacolo negli stadi e nei campi a cielo aperto
- Le fabbriche che lavorano a ciclo continuo
L’inquinamento luminoso ha effetti negativi sui ritmi circadiani umani, quelli che regolano l’alternanza sonno-veglia e che dipendono proprio dalla luce. Se il buio non arriva mai, rischiamo di soffrire di insonnia e di conseguenti disturbi dell’umore…
Inquinamento elettromagnetico
Infine, parliamo di un tipo di inquinamento ambientale globale ancora leggermente sottostimato, ma che sicuramente merita di essere preso in considerazione perché tutti noi – chi più, chi meno – ne vive le conseguenze sulla propria pelle: l’inquinamento elettromagnetico. In questo caso si fa riferimento agli effetti sul corpo e sull’ambiente dei campi magnetici generati da fonti presenti dovunque, tra cui:
- Antenne per telefonia mobile
- Impianti wireless domestici, aziendali e coperture wi-fi di grosse aree urbane
- Campi magnetici di telefoni cellulari, smartphone e tablet sempre accesi. Ancora non è chiaro quali conseguenze sulla salute questi dispositivi abbiano, ma la regola della prudenza vale sempre.