Riscaldamento globale: le cause e le conseguenze

Il riscaldamento globale è un fenomeno climatologico che ha investito il nostro pianeta nel corso del Novecento ed è tutt’ora in corso.

Le cause del riscaldamento globale

Tra le principali cause di questo riscaldamento globale vi è senz’altro l’effettuo dell’uomo. Infatti, l’uomo esercita un’influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura terrestre in particolare attraverso attività quali essenzialmente: la combustione di combustibili fossili, la deforestazione e l’allevamento del bestiame.
Queste attività aggiungono enormi quantità di gas serra a quelle già naturalmente presenti all’interno dell’atmosfera, incrementando l’effetto serra naturale e determinando così il fenomeno del surriscaldamento globale.

Parlando nello specifico dei gas serra, questi vengono chiamati in questo modo dal momento che agiscono un po’ come il vetro di una serra: catturano il calore emesso dalla Terra dopo la ricezione dell’energia solare impedendogli di ritornare nello spazio, intrappolandolo dunque all’interno dell’atmosfera.
La maggior parte di questi gas sono presenti in natura, ma l’attività dell’uomo aumenta le concentrazioni di alcuni di essi nell’atmosfera, in particolare:

  • l’anidride carbonica
  • il metano
  • il protossido di azoto
  • i gas fluorurati

Per quanto riguarda l’anidride carbonica questo è un gas serra prodotto soprattutto dall’attività umana ed è responsabile del 63% del riscaldamento globale causato dall’uomo (a fronte di una sua concentrazione nell’atmosfera supera attualmente del 40% il livello registrato agli inizi dell’era industriale, superando oggi la concentrazione di 400 ppm atmosferici).
In riferimento agli altri gas serra che vengono emessi in atmosfera, questi li troviamo in quantità minori ma hanno comunque  una “capacità serra” molto maggiore di quella della CO2: sono cioè capaci di catturare il calore molto di più della CO2, a volte migliaia volte di più.
Ad esempio, tra le principali cause del riscaldamento globale vi è la forte presenta di metano nell’atmosfera. Il metano è responsabile del 19% del riscaldamento globale di origine antropica, l’ossido di azoto del 6%.

Le conseguenze del riscaldamento globale

Come prima cosa è importante sottolineare che i cambiamenti climatici interessano, ed interesseranno, tutte le regioni del mondo, anche se in modi e forme diverse.
In linea generale ci si può aspettare una enorme categoria di conseguenze, quali:

  • scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci perenni,
  • aumento del livello dei mari,
  • aumento in frequenza ed in intensità dei fenomeni meteorologici estremi,
  • variazione della distribuzione annuale delle precipitazioni piovose,
  • aumento del rischio idrogeologico e di inondazioni,
  • aumento della siccità ed aumento del rischio incendi,
  • aumento delle ondate di calore con conseguenze sanitarie per la popolazione,
  • variazione nella distribuzione degli habitat animali,
  • estinzione di specie,
  • variazione della distribuzione nevosa,
  • espansione dell’areale di distribuzione di determinate malattie trasmesse dall’acqua e dai vettori di malattie (insetti,…etc.),
  • variazione della produttività agricola e della qualità/capacità nutrizionale.

Conseguenze del riscaldamento globale per l’Europa

Innanzitutto, bisogna sottolineare il fatto che le temperature in Europa sono in crescita, con un forte incremento a partire dai primi anni 2000. Conseguentemente a questo, nell’Europa centro-meridionale si registrano ondate di calore, incendi forestali e siccità sempre più frequenti. Il Mediterraneo si sta man mano trasformando in una regione arida, e questo lo rende ancora più vulnerabile di fronte alla siccità ed agli incendi boschivi.
Dall’altra parte, l’Europa settentrionale sta diventando molto più umida e le alluvioni invernali potrebbero diventare un fenomeno ricorrente.
Le zone urbane, all’interno delle quali vivono oggi 4 europei su 5, sono esposte ad ondate di calore e alluvioni ed all’innalzamento del livello dei mari, ma spesso non sono preparate per adattarsi a questi cambiamenti climatici.

Conseguenze del riscaldamento globale per i Paesi in via di sviluppo

I Paesi più colpiti dal surriscaldamento globale sono principalmente quelli in via di sviluppo. Questo perché, generalmente, le loro popolazioni dipendono fortemente dal loro habitat naturale e dispongono di poche risorse per far fronte ai cambiamenti climatici.

Conseguenze del riscaldamento globale per la salute umana

I cambiamenti climatici stanno già avendo un forte impatto sulla salute. Infatti, in alcune regioni del mondo si è già registrato un aumento del numero di decessi dovuti al calore, mentre in altre si assiste ad un aumento delle morti causate dal freddo. Oltre a questo, è già possibile osservare come vi siano alcuni cambiamenti nella distribuzione di determinate malattie trasmesse dall’acqua e dai vettori di malattie.

Costi per la società e l’economia

I danni alle case, alle infrastrutture ed alla salute umana comportano dei costi elevati per la società e per l’economia. E’ stato calcolato che in Europa tra il 1980 e il 2011 le alluvioni hanno colpito più di 5,5 milioni di persone e provocato perdite economiche dirette per oltre 90 miliardi di euro. Inoltre, prendendo in considerazione solamente l’Europa, nel periodo 1980-2016 gli eventi meteorologici e climatici estremi hanno provocato perdite economiche per un totale di 433 miliardi di euro.
Ad essere particolarmente colpiti, ovviamente, sono i settori economici che dipendono fortemente da determinate temperature e livelli di precipitazioni come l’agricoltura, la silvicoltura, l’energia ed il turismo.

Rischi per le specie selvatiche

Ovviamente, tutti questi cambiamenti climatici si stanno verificando a ritmi talmente veloci che numerose specie animali e vegetali stentano ad adattarsi. Molte specie terrestri, marine e di acqua dolce si sono già spostate verso altre zone. Alcune specie vegetali ed animali saranno esposte ad un maggior rischio di estinzione se la temperatura media mondiale continua ad aumentare in maniera incontrollata.