Negli ultimi anni le sigarette elettroniche sono passate dall’essere una semplice moda ad un qualcosa di molto più importante. Infatti, molti utenti utilizzano proprio la sigaretta elettronica come aiuto nel momento in cui decidono di smettere di fumare.
Ma sono stati moltissimi anche coloro che hanno abbandonato le sigarette classiche in favore delle e-cig, considerate molto meno dannose.
Questo soprattutto in seguito ad alcuni importanti studi in materia. Infatti, sembrerebbe che il vapore rilasciato dalle e-cig provocherebbero effetti biologici molto meno dannosi a confronto con quanto farebbe una sigaretta classica.
Monopolio di Stato e ricorso alla CEDU
Ma recentemente ci sono state diverse misure che hanno provocato l’arresto ed una forte diminuzione del loro utilizzo.
Questo perché una normativa del 2018 stabiliva che i liquidi da ricarica delle e-sig senza esclusione alcuna (dunque sia quelli contenenti nicotina che nono) diventassero Monopolio di Stato e divenissero così soggetto di tassazione. Questo fatto ha dunque portato ad un notevole aumento dei prezzi collegati alle sigarette elettroniche.
Più nello specifico, era prevista una tassa di 0,37 centesimi per ogni millilitro di ricarica, alla quale andava poi aggiunta l’Iva. Ne conseguiva che per un flacone da dieci millilitri il prezzo sarebbe aumentato di almeno 5 euro rispetto al suo precedente prezzo.
Questo notevole aumento di prezzo non è stato ben accettato dai consumatori i quali si sono affrettati a fare scorte di liquidi prima che la tassazione entrasse in vigore. Ma a subirne le conseguenze peggiori sono state soprattutto le aziende produttrici le quali hanno subito il pagamento delle tasse anche sui liquidi che già erano stati venduti.
Inoltre, la versione originale del testo legislativo prevedeva che i liquidi fossero venduti esclusivamente in tabaccheria. Nel testo definitivo, poi, è stata predisposta la vendita anche nei negozi specializzati, previa autorizzazione dal Monopolio. Veniva, invece, vietata definitivamente la vendita online dei liquidi da ricarica.
La conseguenza dell’aumento di queste tasse è stata, ovviamente la diminuzione dell’utilizzo di sigarette elettroniche. Condizione che ha posto in una situazione di stallo i principali produttori di sigarette elettroniche tant’è che si sono rivolti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo alla quale hanno richiesto di intervenire sull’interpretazione di una sentenza della Corte Costituzionale del 2017 che equiparava i liquidi contenenti nicotina a quelli privi di nicotina.
La nuova legge sulle sigarette elettroniche
Tra lo stupore generale, viene emanata una nuova legge a proposito di sigarette elettroniche la quale introduce nuove norme in materia fiscale con un notevole ribasso delle tasse.
Infatti, la nuova legge dispone:
- una tassa di 0,0786 cent/ml per liquidi da ricarica contenenti nicotina la quale diventa di 80 centesimi al flacone;
- una tassa di 0,0393 cent/ml per liquidi da ricarica non contente nicotina la quale diventa di 40 centesimi di euro al flacone.
Inoltre, fatto accolto con sollievo da parte dei consumatori di questi prodotti, è tornata ad essere legale la vendita online di liquidi da ricarica e di sigarette elettroniche.
L’unica condizione che è stata posta dal legislatore è stata la richiesta di apporre un filtro d’accesso per i minorenni ad ogni rivenditore autorizzato.
Acquistare liquidi per sigarette elettroniche online
Come abbiamo detto, dunque, i liquidi per la sigaretta elettronica si possono trovare ovunque e sono tantissimi gli utenti che decidono di acquistarli sui vari siti online, come ad esempio Terpy.
I cataloghi di questi siti specializzati propongono le migliori basi, i migliori liquidi ed i migliori aromi per le sigarette elettroniche. Si possono trovare aromi concentrati e aromi scomposti e gusti di ogni tipo: dai liquidi tabaccosi, a quelli cremosi, dai liquidi fruttati a quelli cremosi ed i liquidi speciali con gusti particolari.