Pensione anticipata: tutto ciò che devi sapere e come effettuare il calcolo

La pensione anticipata  è stata introdotta dalla riforma Monti-Fornero e può essere definita come quella prestazione previdenziale cui è possibile accedere non raggiungendo una certa età, ma perfezionando un requisito di natura contributiva.
Questo significa sostanzialmente che è possibile andare in pensione prima dei 67 anni richiesti dalla pensione di vecchiaia, a condizione di aver accumulato un certo numero di contributi.

In particolare, le ultime novità sulla pensione anticipata fanno riferimento:

  • ai lavoratori uomini (dipendenti o autonomi) con almeno 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica
  • alle lavoratrici donne, con almeno 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica.

A differenza di quanto non accada con la pensione di vecchiaia, persiste dunque in questo caso una differenza nei requisiti tra i due sessi.
E’ inoltre importante sapere che, come previsto dalla riforma Monti-Fornero, anche il requisito contributivo necessario a ottenere la pensiona anticipata avrebbe dovuto essere periodicamente adeguato all’aspettativa di vita.

In aggiunta vi è anche un’opzione di pensione anticipata per donne e uomini che non tutti conoscono, ovvero quella contributiva, la quale richiede gli stessi requisiti per entrambi i sessi. Nel dettaglio, questa particolare soluzione permette a coloro che hanno cominciato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 di andare in pensione con soli 20 anni di contributi, esattamente come avviene per la pensione di vecchiaia, ma con 3 anni di anticipo rispetto a quest’ultima. In questo caso, infatti, l’età anagrafica della pensione anticipata per donne e uomini è di 64 anni. Per poter aderire a questa opzione, però, ci sono dei requisiti ben precisi da rispettare:

  • i soggetti devono aver compiuto 64 anni;
  • i soggetti devono avere un’anzianità contributiva – successiva al 1° gennaio 1996 – pari a 20 anni.

A questo proposito è importante specificare che nei 20 anni di contributi si considerano solamente quelli effettivi, versati quindi dal datore di lavoro o dallo stesso lavoratore. infatti, non hanno nessun valore per la pensione i contributi figurativi riconosciuti dall’INPS per i periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
Ma non è tutto: per poter aderire alla pensione anticipata contributiva c’è un requisito economico da rispettare. Nel dettaglio, l’ammontare della prima rata della pensione – calcolata quindi con sistema contributivo – deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale. Dunque, tenendo presente che questo per il 2019 ha un valore di 457,99€, l’importo della prima rata della pensione deve essere superiore a 1.282,37€. Dati alla mano, quindi, solo chi ha avuto una carriera lavorativa caratterizzata da una retribuzione medio-alta può accedere a questa opzione.

A questo proposito è importante ricordare come avviene il calcolo della pensione anticipata. Nel dettaglio, il monte contributivo del richiedente va moltiplicato per il coefficiente di trasformazione, variabile a seconda dell’età del lavoratore e della data in cui si va in pensione. Anche i coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione sono stati aggiornati per il 2019 e visto l’aumento delle aspettative di vita rilevato dall’ISTAT sono stati ridotti.
Quella della pensione anticipata è un calcolo piuttosto complesso e per questo online si trovano numerosi siti che sono in grado di aiutare in questa operazione. Soprattutto in seguito alle novità della pensione anticipata relativa alle ultime riforme.