Abbigliamento sci, tutti i consigli su cosa indossare per sciare

Diversi fattori influiscono nella scelta dell’abbigliamento da sci giusto per ciascuno di noi: il comfort, la funzionalità, la protezione dal freddo, il prezzo…

Ormai, la stagione sciistica sta per raggiungere il pieno regime ed è quindi arrivato il momento di pensare accuratamente all’attrezzatura ed all’abbigliamento da sci.
Come prima cosa, è certamente indispensabile che gli abiti ci tengano caldo e ci proteggano dal freddo e dal vento, che siano leggeri e comodi.

Oggi le case produttrici di abbigliamento da sci per uomo, donna e bambino producono vestiti con materiali soffici e caldi allo stesso tempo, in grado di garantire la comodità per tutta la giornata di sci. Ovviamente, la prima cosa da stabilire quando si decide di acquistare dell’abbigliamento da sci è il budget: come in tutte le cose ci sono moltissime fasce di prezzo e di qualità, non sempre però il prezzo elevato di un capo è solo indice di maggior qualità, anche negli abiti da sci infatti la moda ha il suo peso e il suo prezzo.

Fattori tecnici

Vi sono alcuni fattori tecnici che possono aiutare nella scelta del miglior abbigliamento da sci per uomo, donna e bambino.
In linea generale, un completo da sci è composto da:

  1. un intimo termico: è il primo strato a contatto con la pelle ed ha come funzione quella di costituire un tramite tra il corpo e gli strati successivi. Molte case produttrici hanno realizzato capi i cui tessuti hanno una fibra polipropilenica. Questo materiale ha un’alta capacità idrofoba, espelle l’umidità verso l’esterno della fibra, mantenendo il corpo caldo e asciutto
  2. un secondo strato: a seconda dei gusti e di quanto siete freddolosi, può essere un pile pesante o più leggero a cui si aggiungono dei sotto-pantaloni caldi, se non ci bastano quelli termici. Questo risulta molto importante nell’abbigliamento da sci per bambino. E’ importante che sia caldo ma anche traspirante
  3. il terzo strato: è quello più importante perché ci protegge direttamente da freddo, vento, acqua e neve. Deve essere impermeabile e isolarci dall’esterno. Per i più freddolosi giacca e pantaloni con strato interno imbottito
  4. extra (mica tanto): cappello e guanti d’obbligo c’è chi può sostituire il cappello con un casco o aggiungere lo scalda collo o addirittura il passamontagna. Calze ovviamente necessarie, anche qui uno o due strati a seconda di quanto si soffra il freddo

Fatta questa piccola premessa, vi sono altri fattori più tecnici i quali possono influire nella scelta ed i quali devono essere attentamente ponderati.

Impermeabilità

È il primo fattore che prendiamo in considerazione ed il primo con il quale si tende a valutare in un capo da sci.
Oltre a chiedere rassicurazioni ad un commesso, è possibile trovare un indice standard per l’impermeabilità delle giacche da sci sull’etichetta, indicato con un numero e seguito dalla dicitura “colonne d’acqua”. La colonna d’acqua è il metro di misura per l’impermeabilità di un materiale e va ad indicare la pressione che l’acqua esercita su un materiale prima che il materiale stesso lasci penetrare l’acqua. Il tutto viene misurato in millimetri e viene riempito un cilindro di diametro di 10 cm con dell’acqua. Con una colonna d’acqua superiore a 1.300 mm, il capo d’abbigliamento è impermeabile. Fortunatamente per noi le giacche da sci di medio livello hanno già un’impermeabilità di 5.000 mm mentre le più costose arrivano a 22.000 mm.
Per effettuare una scelta dobbiamo pensare che, in caso di nevicata, sottoporremo l’indumento, per almeno 3-4 ore, alle intemperie. Se quindi una colonna di 5.000 mm dà sicurezze per le cadute, le battaglie a palle di neve, ed è quindi è un indice perfetto per l’abbigliamento da sci del bambino, non lo darà sotto la pioggia o la neve molto bagnata. Per stare sicuri è quindi meglio orientarsi su valori minimi di 10.000 mm.

Indice di traspirazione

Anche questo è un fattore fondamentale per una giacca da sci. Va ad indicare quanto vapore acqueo la giacca riesce a far passare in un determinato lasso di tempo.
Questo viene indicato in g/m2, ossia la quantità (in grammi) di vapore acqueo che un metro quadrato di tessuto riesce ad espellere in 24 ore, solitamente abbreviato in G. Un ottimo capo vanta 20.000 G di traspirabilità, la media è intorno a 10.000 mm e la base è 4.000. Questa caratteristiche è essenziale anche per le calze da sci: avere freddo ai piedi è uno dei problemi più frequenti sulle piste! Necessario avere quindi calze tecniche da sci, che facciano traspirare il sudore e riequilibrino il calore nei vari punti del piede.
Se per ottenere l’idrorepellenza si utilizza un trattamento di finissaggio sul tessuto esterno, l’impermeabilità e la traspirabilità si può raggiungere utilizzando membrane microporose o osmotiche che permettono alle molecole di vapore di uscire ma impediscono alle gocce d’acqua, infinitamente più grandi, di penetrare. La membrana più conosciute ed utilizzata dalle aziende di abbigliamento sci è il Gore-Tex.

Isolamento termico

Un altro fattore tecnico molto importante nell’abbigliamo da sci da donna, uomo e bambino è l’isolamento termico. Questo è fondamentale per tenerci al caldo durante la giornata di sci, l’imbottitura intrappola l’aria per meglio mantenere la temperatura corporea. La piuma d’oca viene preferita per quanto può tenere caldo rispetto all’ingombro, ha un altissima capacità di intrappolare l’aria e allo stesso tempo un alto grado di comprimibilità che permette ai capi con questa imbottitura di essere estremamente leggeri e confortevoli. Tuttavia la piuma è da preferirsi in condizioni di climi freddi, ma con basso grado di umidità, in quanto il materiale ha un’alta capacità di legarsi alle molecole dell’acqua. Le imbottiture in microfibra sintetica invece posseggono proprietà simili alla piuma d’oca, ma hanno caratteristiche di idrorepellenza, che garantiscono massimo comfort anche in condizioni di alta umidità.