Un’area protetta, che sia essa un parco, una riserva, un bosco demaniale o un’oasi privata, è una zona delimitata di territorio che le istituzioni hanno deciso di tutelare in maniera particolare per i suoi caratteri geologici, botanici e faunistici, proteggendola dall’uso indiscriminato che l’uomo spesso fa dell’ambiente che lo circonda.
Quanti tipi di aree protette esistono in Italia? In Italia esistono tre diversi tipi di aree protette: i parchi nazionali che sono stati istituiti nel XX secolo con delle leggi dello Stato; i parchi regionali, istituiti dalle regioni a partire dagli anni ’70 con l’obiettivo di salvaguardare alcuni ambienti ancora ben conservati, ma soggetti a gravi rischi ambientali e le riserve naturali fondate da enti pubblici come le regioni e le province oppure da alcune associazioni ambientaliste private come il WWF, la LIPU, il FAI.
Alcune zone costituiscono la riserva integrale il cui obiettivo è quello di consentire la conservazione della natura: in queste zone non è ammesso l’accesso al pubblico e sono consentite solamente attività di ricerca scientifica. Altre costituiscono le riserve orientate dove si osserva l’evoluzione degli ecosistemi naturali e dove sono ammesse solamente visite di studio. Le riserve particolari hanno scopi specifici come, ad esempio, la protezione di alcune specie animali o vegetali mentre le zone di promozione economica e sociale sono aree che si trovano nelle vicinanze dei paesi compresi all’interno del parco. Qui si possono svolgere attività agricole, ricreative e turistiche, ma sempre nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente.
In Italia, i parchi nazionali coprono, complessivamente, una superficie di oltre 1.200.000 ettari. I primi parchi nazionali ad essere istituti sono stati il Parco del Gran Paradiso e il Parco Nazionale d’Abruzzo (oggi denominato Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), nati negli anni ’20.
Le oasi del WWF sono riserve naturali gestite dal WWF. In Italia ne esistono circa 130 e sono situate un po’ su tutto il territorio del paese. Esse tutelano ambienti naturali molto diversi: montagne, boschi, laghi, aree marine, aree fluviali.
Le riserve marine sono aree protette che hanno come scopo la salvaguardia di zone costiere di particolare interesse dal punto di vista naturalistico e dei tratti di mare ad esse adiacenti compresa la vegetazione e le specie marine che vi sono presenti.