Si chiama Friday For Future il movimento che sta facendo parlare si sé sul web e che lo scorso 15 marzo 2019 ha portato milioni di ragazzi di tutto il mondo nelle piazze. Un venerdì all’insegna dell’ambiente, del rispetto della natura e che chiede una cosa ben precisa: politiche immediate per porre un freno al cambiamento climatico.
Questo sciopero globale ha avuto un volto ben preciso: quello di Greta Thunberg, giovanissima attivista svedese la quale ha dato il via ad una grande manifestazione di studenti in tutto il mondo e che ora è candidata al Premio Nobel per la Pace.
Tra i vari paesi l’Italia è uno dei più attivi in questa importante richiesta.
Cos’è il Friday For Future e perché protestano gli studenti
Ma nello specifico cos’è il Friday For Future? Si tratta del modo che milioni di studenti hanno trovato per mostrare la propria voglia di salvare il Pianeta e di scuotere le coscienze addormentate della classe politica dirigente.
Lo scopo è quello di chiedere ai “potenti”una cosa molto semplice: un futuro per il Pianeta, per le generazioni che verranno e soprattutto per il nostro ecosistema. Chi aderisce a questa protesta chiede una serie di politiche immediate che mirino a bloccare i gas serra, a diminuire drasticamente le emissioni di Co2 e che portino il clima a ristabilire il suo normale equilibrio.
La richiesta espressa dai ragazzi di tutto il mondo è ben precisa: bisogna agire adesso. Non tra 2 anni, non con le scadenze del 2030, ma in questo momento. E’ necessario attuare delle politiche che permettano di tutelare i nostri mari, il clima e tutto ciò che riguarda la salute della natura. Si chiede che i governi facciano qualcosa subito e che mettano in pratica delle politiche di tutela del clima, in modo da invertire la rotta e riuscire a salvare il nostro ecosistema.
Friday Fof Future 15 marzo: i numeri della protesta
«Please, strike with us» «Per favore, scioperate con noi» questo è stato l’appello di Greta Thunberg che ha chiesto a tutti i ragazzi dei Paesi coinvolti di non recarsi a scuola il 15 marzo 2019, ma di scendere in piazza e di chiedere azioni reali ai governi.
Il Friday For Future del 15 marzo è stato uno sciopero senza precedenti che ha visto attive migliaia di manifestazioni in tutto il mondo. Sono stati ben 123 Paesi in tutto il mondo a scioperare e 2052 città sono state attraversate da manifestazioni, cortei e proteste che hanno coinvolto centinaia di migliaia di giovani.
Friday for future in Italia
Il Friday For Future in Italia è stato ben accolto con ben 235 raduni organizzati in tutta la penisola, facendo piazzare il nostro Paese come quello più attivo in questa importante manifestazione.
Da Milano a Napoli, da Roma a Palermo, i giovani italiani sono scesi in piazza senza simboli di partito nel segno di Greta Thunberg.
A Roma, una delle più grandi manifestazioni del Friday For Future in Italia, studenti, bambini e ragazzi di ogni età in piazza per un ultimo disperato grido d’allarme: “Salviamo il mondo, non ce ne è un altro di riserva“. Il corteo romano ha raggiunto piazza Madonna di Loreto dove si sono tenuti i vari interventi. A muovere i ragazzi, un’unica regola: nessun vessillo di partito, niente slogan politici. Solo cartelli, bandiere, cori e parole di speranza ‘green’.
Anche Milano ha alzato grida di giustizia per salvare il pianeta. Quì la manifestazione è partita da Largo Cairoli ed, al ritmo delle percussioni, si sono alternati gli interventi dei ragazzi al microfono. È stata “futuro” la parola protagonista di interventi, cori, striscioni.
Stessa cosa è valsa per Firenze: anche qui migliaia di giovani in protesta per il proprio futuro. Quì c’è chi si è presentato in piazza Santa Croce vestito di plastica, chi si è presentato con le maschere antigas “acquistate online”.
A Napoli in migliaia sono scesi in piazza per dire che “non c’è più tempo da perdere”.E’ un grido di rabbia e lotta quello degli studenti di Napoli e provincia che hanno rivendicato una rottura politica con un sistema economico che per loro sta distruggendo il pianeta.