Giornata mondiale della biodiversità: cosa si celebra

La Giornata mondiale della biodiversità viene celebrata ogni 22 maggio ed è stata proclamata per la prima volta nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica. In questa occasione, ogni anno si celebra la difesa e la tutela della biodiversità.

Ma cos’è la biodiversità? In ecologia viene definita biodiversità o diversità biologica la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme e nei rispettivi ecosistemi. Questa comprende l’intera variabilità biologica: geni, specie, nicchie ecologiche ed ecosistemi.
Nello specifico, il termine biodiversità deriva dal greco bios che significa vita, e dal latino diversitas che significa differenza o diversità. Per questo motivo come traduzione alternativa,e più semplice, si potrebbe proporre biovarietà o varietà della vita presente sul pianeta

E’ importante celebrare e tutelare la biodiversità dal momento che, stando alle cifre, l’abbondanza di specie è calata del 40% tra il 1970 al 2000, mentre gli uccelli selvatici ad alto rischio di estinzione sono passati, nel nostro continente, dalle 40 specie dell’ultimo decennio del secolo scorso alle 68 del periodo 2000-2010. Guardando poi esclusivamente in Italia, negli ultimi cento anni sono scomparse dalle nostre tavole almeno tre varietà di frutta su quattro.
Dati sconcertanti che hanno portato l’ONU a lanciare l’allarme sul patrimonio naturale della Terra.
Com’è ovvio, è proprio l’intervento dell’uomo ad avere gli effetti più devastanti sulla perdita di biodiversità.
Anche se le attuali stime stabiliscono che la Terra sia abitata da circa 13 milioni di specie tra flora e fauna, le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme ricordando che l’abbondanza di specie sta diminuendo notevolmente ed i consumi non sostenibili stanno risucchiando risorse, superando la capacità biologica terrestre del 20%.

Se guardiamo all’Italia, il nostro Paese è tra i più ricchi di biodiversità terrestre e marina. Lo confermano i recenti dati del Rapporto sullo stato del capitale naturale del Ministero dell’Ambiente: la flora vascolare è costituita da oltre 6.700 specie e conta circa la metà delle specie note per l’Europa. La fauna include invece oltre 58mila specie, di cui ben il 30% endemiche. Ma di circa 1.400 specie vegetali valutate, 248 risultano minacciate a vario livello e 32 sono probabilmente estinte, mentre delle 672 specie di vertebrati valutate, quelle minacciate di estinzione sono il 28%.
Non solo, Coldiretti ha fatto presente che nel secolo scorso, sul nostro territorio, si contavano circa 8mila varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2mila e, di queste, ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa soprattutto a causa dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta.