Con la prima Plastics Strategy adottata il 16 gennaio 2018, l’Europa ha deciso di impegnarsi a modificare il modo in cui i prodotti in plastica sono pensati, utilizzati, prodotti e riciclati all’interno dell’UE. Una progettazione migliore di prodotti in plastica, maggiore riciclaggio dei rifiuti di plastica e migliore qualità dei materiali riciclati sono tutte innovazioni che, grazie a questi nuovi accordi, contribuiranno a rilanciare il mercato delle materie plastiche riciclate, arrivando a creare anche nuove opportunità di investimento ed anche nuovi posti di lavoro.
La plastica è uno degli elementi maggiormente frequenti all’interno della vita di tutti i giorni, tanto che la sua presenza, per quanto si possa cercare di limitarla, resta comunque quasi indispensabile. Essa, però, rappresenta anche una delle maggiori fonti di inquinamento per il pianeta, anche perché la plastica è uno dei materiali che impiega più tempo a decomporsi (alcuni studi sostengono che ci vogliano dai 100 ai 1000 anni).
A questo proposito l’Europa pare intenzionata a muoversi verso un’economia circolare con la quale dovrebbe contribuire anche a raggiungere degli obiettivi di sviluppo sostenibile in merito al discorso legato al clima e agli obiettivi della politica industriale dell’UE. Con questa strategia il Vecchio Continente dovrebbe impegnarsi a proteggere l’ambiente, ridurre sensibilmente i rifiuti nel mare, le emissioni di gas a effetto serra e la necessità di utilizzare combustibili fossili importati, favorendo conseguentemente un consumo più sostenibile della plastica.
Come si pone però l’Italia a riguardo? Il nostro paese ha risposto all’iniziativa europea istituendo un tavolo multi-stakeholder lo scorso 10 aprile, del quale fanno parte i rappresentanti della Federazione Gamma Plastica, di IPPR, Conai, Corepla, ISPRA, Enea, Legambiente. La finalità del tavolo è quella di affrontare le questioni proposte dall’Europa con un approccio più moderno e costruttivo.
Il suddetto tavolo di lavoro è stato nominato “Tavolo Permanente Riciclo di Qualità“: la Federazione, che rappresenta le imprese italiane di trasformazione della gomma e della plastica, ha deciso di impostare questo percorso in modo condiviso convinta che per individuare la strategia migliore per perseguire la linea degli obiettivi istituzionali sia fondamentale un confronto attivo con tutti i partecipanti del caso.