Prestiti personali per freelance

Solitamente siamo portati a pensare che liberi professionisti e i lavoratori autonomi siano esclusi dal mondo del credito al consumo. Infatti, queste tipologie di lavoratori, a differenza dei lavoratori dipendenti, non possono dimostrare un reddito mensile fisso, uno dei principali fattori di affidabilità creditizia.
Ma gli istituti di credito si stanno attrezzando per superare questa empasse cercando di formulare proposte di finanziamento che siano appositamente dedicate a questa tipologia di lavoratori. Si tratta di un’evoluzione indispensabile dal momento che il mondo del lavoro si sta evolvendo sempre più rapidamente proprio verso forme di lavoro differenti come i contratti a progetto.

Negli ultimi anni i Governi si sono espressi più volte su queste nuove forme di lavoro ed hanno proposto leggi a tutela dei lavoratori autonomi. In particolar modo, grazie al DDL sul Lavoro Autonomo e Smart working il quale contiene una serie di misure volte alla tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale, oltre che all’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.

Così come i Governi anche gli istituti di credito e le finanziarie si sono dimostrati sempre più sensibili ai trend occupazionali ed hanno iniziato a favorire l’erogazione dei finanziamenti anche a lavoratori autonomi e professionisti. Tutto questo, ovviamente, a patto che vi siano le garanzie necessarie per la concessione del prestito personale.

Come richiedere un prestito personale per freelance

Un prestito personale per lavoratori autonomi e liberi professionisti non presenta tecnicamente differenze rispetto alle altre tipologie di finanziamenti. Come per gli altri prestiti, infatti, come prima cosa è importante dimostrare la propria affidabilità creditizia.
Per poterla documentare, ai lavoratori autonomi viene richiesto, tra i vari documenti da allegare, il Modello Unico, attraverso il quale è possibile accertarsi della solidità finanziaria del cliente.
Nel caso in cui il Modello Unico risultasse insufficiente, è possibile presentare come ulteriori elementi di affidabilità una garanzia patrimoniale come, ad esempio, l’ipoteca su un immobile di proprietà, un pacchetto di titoli azionari o obbligazionari, l’incasso di un canone di affitto oppure anche un eventuale assegno di mantenimento corrisposto dall’ex coniuge.

In alternativa è possibile anche fare ricorso all’intervento di un soggetto garante il quale viene chiamato a rispondere di eventuali rate insolute, intervenendo a coprire il debito. Il garante deve avere preferibilmente un lavoro a tempo indeterminato oppure un reddito da pensione.

Con tutte queste alternative al giorno d’oggi, per un avvocato, un architetto o un freelance non è più un’utopia riuscire ad ottenere un finanziamento ed è possibile farlo anche entrando nella sezione prestiti personali di IBL Banca.
Infine, il prestito personale, generalmente, non obbliga ad informare la finanziaria relativamente al modo in cui saranno gestiti, investiti o spesi i soldi ottenuti. Nel caso di un freelance, però, esplicitare lo scopo per il quale si utilizzeranno i soldi ricevuti può essere, in alcuni casi, un punto di vantaggio per ottenere una risposta positiva.