Campionato Europeo di Atletica

XXIV campionati europei di atletica leggera si sono svolti a Berlino, in Germania, dal 6 al 12 agosto 2018 all’Olympiastadion. Gli atleti hanno gareggiato in 48 specialità: 24 maschili e 24 femminili. Hanno preso parte a questi campionati 50 paesi membri della European Athletics Association. La Russia non lo ha fatto a causa della sospensione della sua federazione per doping; per questo motivo, alcuni atleti russi hanno gareggiato come Atleti Neutrali Autorizzati.

L’Italia dell’atletica leggera ha schierato la seconda spedizione più numerosa di sempre con diverse ambizioni di vittoria e di successo, inferiore solo a quella di Monaco 2002, quando a vestire la maglia azzurra furono in 95.
È però l’Italia delle grandi illusioni che sbatte contro la dura realtà dei risultati. Nell’ultima giornata di gare sarebbero in verità arrivate le medaglie delle maratone: d’oro (maschile a squadre), d’argento (femminile a squadre) e di bronzo (Yassine Rachik). Ma la verità è un’altra: il campionato europeo di Berlino della Nazionale azzurra va archiviato tra le spedizioni più disastrose. Gli oltre 80 atleti hanno raccolto soltanto 4 medaglie di bronzo (Crippa, Chiappinelli, Palmisano e Rachik).

Nessun oro, come non accadeva da Stoccolma 1958. Il medagliere è così triste che non conviene nemmeno analizzarlo. Con i 4 bronzi siamo dietro a Paesi che non hanno né scuola né mezzi per competere con noi. Si è arrivati a questi Europei sulla scia di risultati molto promettenti e con grandi ambizioni.

Le ambizioni in effetti erano alte. Una squadra giovane messa su grazie al coordinamento con il DT delle Squadre giovanili e dello Sviluppo Stefano Baldini. Oltre ai due campioni europei in carica (oro ad Amsterdam due anni fa), il saltatore in alto Gianmarco Tamberi e la quattrocentista Libania Grenot, la spedizione italiana poteva contare sul talento di Antonella Palmisano, bronzo mondiale dei 20km di marcia lo scorso anno a Londra, Fabrizio Donato, bronzo olimpico a Londra 2012 e oro europeo a Helsinki lo stesso anno, Alessia Trost, bronzo mondiale indoor dell’alto nel marzo scorso a Birmingham; Filippo Tortu, campione europeo juniores 2017 ma soprattutto il primo italiano a correre i 100 metri in meno di 10 secondi, con il 9.99 realizzato a Madrid il 22 giugno scorso. La sua è stata sicuramente la gara più attesa e seguita, non soltanto per il fascino dei 100 metri. Assente Daniele Meucci, che non ha potuto  difendere il suo titolo Europeo sulla Maratona (Zurigo 2014), a causa di condizioni di salute non ottimali. I risultati sono stati disastrosi. Serve un cambio di marcia.