Salto in lungo: come allenarsi e migliorare in questa disciplina

Una delle più affascinanti tra le specialità dell’atletica è il salto in lungo. Ma come fare il salto in lungo? Come eseguirlo correttamente? Ecco qui di seguito alcuni suggerimenti.

Il salto in lungo è una specialità dell’atletica leggera che, nonostante possa sembrare di semplice esecuzione, in realtà richiede una tecnica complessa, composta da 4 diverse fasi: rincorsa, stacco, volo, atterraggio.
La corretta tecnica del salto in lungo richiede la conoscenza di ognuna di queste fasi e la perfetta coordinazione dei movimenti.
Prima di scoprire come fare il salto in lungo, vediamo un po’ di storia di questa affascinante disciplina.

Storia del salto in lungo

Come abbiamo già avuto modo di dire, il salto in lungo è una specialità dell’atletica leggera ed è praticata sia da uomini che da donne. In maniera molto sintetica possiamo dire che la tecnica del salto in lungo si basa su una rincorsa al seguito della quale si effettua un salto e si cerca di atterrare il più lontano possibile.

La prima testimonianza del salto in lungo la si può trovare nell’antica Grecia, nel 708 a.C durante i Giochi Olimpici all’interno del pentathlon. Ovviamente, quello praticato all’epoca degli antichi greci non era il salto il lungo che conosciamo adesso. All’epoca, infatti, gli atleti dovevano impugnare 2 pesi da far oscillare prima del salto, eseguito senza prendere la rincorsa. Successivamente, nel corso delle prime Olimpiadi moderne veniva eseguito il salto in lungo da fermo. Dunque, la tecnica del salto in lungo come la conosciamo oggi è il frutto di un’evoluzione dell’antico salto in lungo greco il quale ha assunto senza dubbio più velocità e dinamicità

Tecnica del salto in lungo e le sue fasi

Il salto in lungo, come abbiamo già anticipato, si suddivide in quattro fasi fondamentali:

  • rincorsa;
  • stacco;
  • volo;
  • atterraggio.

Queste fasi, seppur distinte, sono strettamente connesse e legate tra loro. Questo significa che commettere un errore nel corso di una di queste fasi può compromettere il risultato finale dell’intera performance.

Rincorsa

Come abbiamo detto, la prima fase della tecnica del salto in lungo è quella della rincorsa. Questa serva ad accumulare energia che verrà utilizzata nel salto. La velocità della rincorsa dovrà quindi essere graduale e dovrà essere eseguita mantenendo il busto eretto e le ginocchia alte.

Stacco

Al termine della fase della rincorsa si ha lo stacco. Se si guarda alla tecnica del salto in lungo, gli ultimi 3 appoggi della rincorsa prima di arrivare allo stacco devono essere rapidi. Così facendo, l’atleta riuscirà a sincronizzare e coordinare i movimenti per l’ultimo appoggio. Lo stacco è, dunque, l’esatto momento in cui si dà il via al salto vero e proprio.

Volo

in seguito allo stacco ha inizio la fase del volo. In questa fase ogni atleta utilizza una tecnica diversa alla cui base sta un grande lavoro dei muscoli addominali i quali fanno in modo che venga mantenuto l’equilibrio al momento del contatto con il suolo.

Atterraggio

L’ultima fase del salto in lungo è quella dell’atterraggio. A questo punto le gambe di trovano in completa estensione con gli arti prima flessi, in fase di volo, e poi allungati prima di entrare in contatto con la sabbia. Il busto deve essere teso in avanti e la testa si dovrà trovare il più vicino possibile alle ginocchia. Riuscire a mantenere l’equilibrio sarà importante dal momento che permetterà all’atleta di non cadere indietro, fondamentale in fase di misurazione del salto.

Salto in lungo per bambini

Tra le varie discipline dall’atletica leggera sono senza dubbio la corsa ed i salti ad affascinare di più i bambini.
Il salto in lungo è uno sport consigliato ai bambini dal momento che nella sua esecuzione vengono sviluppati ed attivati diversi gruppi muscolari. Nella fase di allenamento a questo sport, oltre ad essere rafforzate le gambe ed i muscoli addominali, vengono effettuati esercizi per il salto in lungo mirati alla stabilizzazione del corpo i quali servono a migliorare la postura e l’equilibrio.
Questa disciplina, inoltre, insegna ai bambini a dosare le proprie forze e ad effettuare salti precisi e mirati migliorando anche la loro velocità ed agilità.