Il futuro della Green Economy in Italia: le dieci misure da adottare

Il futuro della Green Economy in Italia è tutto racchiuso in dieci importanti misure che dovrebbero al più presto essere adottate.

Ecco, nello specifico, le 10 proposte portate agli Stati Generali della Green Economy per una transizione dell’Italia verso un’economia sempre più green.

1. Inserire la transizione alla green economy fra le priorità dell’agenda parlamentare e di governo.
Secondo quanto riportato da un’indagine del Censis il 58% dei cittadini è abbastanza o molto informato sulla green economy e il 70% attribuisce importanza alle politiche pubbliche per l’attuazione delle misure di green economy.

2. Fare della sfida climatica l’occasione per rinnovare il sistema energetico, rilanciando le rinnovabili e l’efficienza.

3. Puntare sull’economia circolare per superare il modello lineare di spreco e alto consumo di risorse recependo il pacchetto economia circolare e rifiuti, incentivando la riduzione della produzione di rifiuti, migliorando la riciclabilità dei prodotti sviluppandone il mercato, rendendo residuali incenerimento e discarica.

4. Attivare un Piano nazionale per la rigenerazione urbana, supportato con gli strumenti e gli indirizzi della green economy.
Per poter raggiungere questo obiettivo è necessaria la riqualificazione delle aree urbane degradate ed il miglioramento delle zone periferiche delle città.

5. Far cambiare direzione alla mobilità urbana dando priorità nell’allocazione degli investimenti pubblici nelle infrastrutture in favore della mobilità urbana e prevedere divieto di immatricolazione per le auto diesel e benzina al 2030.

6. Assicurare lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, di qualità e multifunzionale fermando il consumo di suolo agricolo e con misure di adattamento al cambiamento climatico e promuovendo e tutelando l’agricoltura italiana orientata alla qualità e alla sicurezza.
In questo l’Italia è notevolmente avanti: è il secondo esportatore di biologico al mondo, dopo gli Usa, ed è in testa anche per prodotti agroalimentari certificati nel 2016, con ben il 27,5% del totale europeo, davanti alla Francia con il 22,6%.

7. Promuovere la qualità ecologica quale fattore decisivo per il successo delle imprese italiane attraverso una riforma della fiscalità in chiave green riallocando le agevolazioni dannose per l’ambiente, indirizzando meglio la digitalizzazione, al centro del Programma di Industria 4.0, per dare impulso allo sviluppo della green economy.

8. Tutelare e valorizzare il capitale naturale e i servizi eco-sistemici come asset per la qualità del benessere e il futuro dell’economia. Il consumo di suolo va fermato. Il sistema delle aree protette ha un’estensione di 9,5 milioni di ettari, il 21% della superficie terrestre.

9. Investire nella gestione delle acque per assicurare una risorsa strategica, per eliminare gli sprechi e ridurre i rischi di alluvioni. Promuovere il riutilizzo.

10. Rendere più efficaci le politiche pubbliche. Il settore pubblico deve diventare un riferimento per le buone pratiche, le migliori tecniche e i migliori standard.